Via libera allo scalo merci ferroviario per il Polo logistico, un'opera prevista già dal momento della sua realizzazione ma mai costruito per l'assenza dell'accordi di Rfi.
Sono stati convocati per un incontro con il sindaco Roberto Reggi, gli imprenditori del Polo logistico piacentino per definire le modalità operative per procedere alla delocalizzazione dello scalo merci ferroviario dalla stazione di piazzale Marconi a Le Mose, concretizzando il trasporto su ferro del materiale proveniente da o diretto alle aziende della zona.
Un progetto previsto dalla Convenzione siglata tra il Comune di Piacenza e il Consorzio UnoAP3 del Polo logistico, e fortemente legato all'accordo di programma sottoscritto il 28 luglio 2009 tra Ferrovie dello Stato Spa e Regione Emilia Romagna, che inserisce il futuro scalo alla periferia della città "fra i principali impianti merci regionali". Lo ha ribadito, in una nota inviata nei giorni scorsi al sindaco Reggi, l'amministratore delegato di Rfi Michele Mario Elia, scrivendo che "Rfi ritiene compatibile la realizzazione di una prima fase funzionale dell'impianto, limitata alla costruzione, a cura e a spese del Consorzio, del fascio di binari di presa e consegna a servizio del raccordo collocato a Sud della linea ferroviaria Piacenza-Cremona". A questo proposito, la Società "sta perfezionando le valutazioni tecniche relative alla compatibilizzazione di tale intervento – stimato tra i 5 e gli 8 milioni di euro – con il progetto del futuro scalo".
L'opera nella sua prima fase consiste in quattro binari affiancati di 750 metri, per consentire ai convogli che portano merce al polo logistico o da esso al resto dell'Europa di sostare ed essere suddivisi in segmenti. Il costo totale è di cinque milioni, più almeno uno per l'elettrificazione della tratta. Il fascio di binari s'innesterà sulla Piacenza - Cremona.
Una volta completata la prima fase, Rfi valuterà la realizzazione di uno scalo merci alternativo, permettendo lo spostamento da Le Mose.
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