Non si sa ancora con certezza come si chiamerà. Il nome più probabile, allo stato attuale, è service tax: si tratta della nuova tassa unica sugli immobili che accorperà Ici, Irpef sulla casa, imposta catastale e di registro. La tassa potrebbe valere nel complesso tra 25 e 26 miliardi di euro. E, come riporta, Il Sole 24 Ore di oggi, il prelievo procapite supererà i 400 euro nelle città del Nord e nei grandi centri. Il giornale economico stila una graduatoria con il gettito dei tributi che confluiranno nel balzello unico: a Piacenza la tassa peserà per 386,9 euro pro capite, con un gettito complessivo di 39,4 milioni (il 25,4 % sulle entrate comunali). La classifica vede il nostro capoluogo al 14esimo posto in Italia per importo della tassa pro capite.
La service tax potrebbe diventare realtà dopo la conversione del decreto legge sulla manovra economica, attualmente in conversione al Senato. Nei prossimi giorni prenderà forma definitivamente l'emendamento che disegnerà il profilo della nuova tassa. Al netto del gettito Ici (su seconde case o immobili ad uso commerciale) che già attualmente confluiscono nelle casse municipali, si tratta di una risorsa aggiuntiva che consentirà di ridurre per un importo equivalente i trasferimenti statali verso gli enti locali.
In questo contesto il Sole 24 Ore del lunedì ha calcolato quanto vale la nuova tassa unica nei comuni capoluogo. Per ognuno è stato individuato tanto l'importo pro capite quanto il gettitto complessivo che arriverà nei bilanci degli enti territoriali. Molti i fattori che determinano la differenze sul territorio e, tra questi, anche quelli legati alla dinamicità e allo scenario immobiliare.
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