[Home Page]
Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
Servizi
Meteo
Aria
Viabilità
Farmacie
Trasporti
Libri
Video TV
Cinema
Rubriche
ReadySteady
Koinè
Speciali
Volontariato
CercoOffro Lavoro
Promessi Chef
Tendenze
Motori
Jazz Fest
Piazza 25 aprile
Festival Blues
Fuori Porta
Maturità
Tribuna politica
Opinioni



Assemblea Ato, Reggi: "Anche l'acqua di Ferriere è di titolarita' pubblica"
  

Autorità d'Ambito, assemblea del 20 novembre 2009

L'assemblea dell'Autorità d'Ambito si è aperta con le comunicazioni iniziali del presidente Roberto Reggi relative alla manifestazione dei No Tube all'esterno della Provincia e alla disputa con il Comune di Ferriere, circa l'utilizzo pubblico dell'acqua prelevata sul territorio di quel comune. il presidente dell'Ato ha rassicurato gli ambientalisti: “Non ci sarà nessun aumento del prelievo dell'acqua dall'alta Valnure, la questione è già stata sottoposta all'attenzione di Enìa: la portata dell'acquedotto resterà immutata a 60 litri al secondo, verranno soltanto sostituite le tubazioni danneggiate senza incrementare il loro diametro”.

Sulla vicenda Ferriere, e le diffide inviate da questo Comune alla Regione Emilia Romagna sul prelievo dell'acqua dal suo territorio: “Proprio oggi – ha sottolineato Reggi – abbiamo ricevuto la risposta della Regione alle diffide, in una lettera firmata dal direttore generale del settore Ambiente Giuseppe Bortone”. Reggi ha letto la risposta che nel merito ribadisce la piena legittimità del prelievo dell'acqua sulla base dei decreti ministeriali e la piena titolarità dell'Ato all'utilizzo dell'acqua pubblica. Reggi ha chiosato: “Una risposta che di fatto mette la parola fine alla vicenda e conferma che l'acqua pubblica non può essere di proprietà di una sola amministrazione comunale”.

L'assemblea poi ha votato una variazione di bilancio da 140mila euro che verranno destinati a nuovi investimenti nel settore idrico ed esaminato il regolamento di gestione del servizio rifiuti, che sarà votato durante la prossima assemblea.  

--- 

Domani, venerdì 20 alle 14.30 si terrà presso la sede della Provincia di Piacenza l’Assemblea dell’ATO. Il comitato Difesa Trebbia Nure Aveto (No tube) ha indetto un presidio di fronte alla sede della Provincia per protestare contro le opere già effettuate e soprattutto contro i progetti futuri di ATO che coinvolgono le captazioni di sorgenti montane, in particolare val Nure e Val Trebbia.

Ecco quali sono le richieste del Comitato

A) Prima di tutto diciamo NO a nuove captazioni di sorgenti, nemmeno se queste sono effettuate a scopo idropotabile. Tantomeno quando queste sottraggono acqua al territorio montano per servire acquedotti di pianura. Nel 2009, a fronte di un inverno abbondante di neve e di una primavera molto piovosa, i nostri fiumi hanno visto un’estate con portate estremamente basse. Il Nure, in particolare, quasi spariva ancora prima di essere deviato a Ponte dell’Olio. Ma anche il Trebbia ha raggiunto in Agosto portate addirittura
inferiori al Minimo Deflusso Vitale. Dobbiamo dire chiaramente che non abbiamo bisogno di nuove capitazioni. Prima di tutto l’acqua va risparmiata e le politiche di risparmio si possono fare. Richiedono però investimenti, sia strutturali, sia di formazione- informazione dei cittadini intorno all’uso sostenibile della risorsa idrica.

B) Di conseguenza chiediamo che venga fermato immediatamente il progetto di sostituzione della tubazione dell’Acquedotto Valnure. Il progetto prevede di sostituire l’intera tubazione dell’acquedotto da Ferriere a Vigolzone, che attualmente ha un diametro di 25 cm, con una dal diametro di 40 cm e di prolungarla fino a Podenzano e San Giorgio. L’attuale tubazione è già adatta a portare tutta la quantità di acqua autorizzata (55 l/s), anzi è più che probabile che spesso già oggi ne venga captata di più. Allora a cosa serve aumentare di due volte e mezzo la portata del tubo? E’ evidente che sono in previsione nel medio periodo nuove captazioni. Per questo diciamo NO alla spesa di 8 milioni di euro di soldi pubblici che servirebbero solo a devastare ulteriormente l’ambiente della Val Nure.

C) Chiediamo che nel medio periodo si attui un piano per dismettere le captazioni attualmente utilizzate. La pianura non ha bisogno dell’acqua della montagna. I Comuni di pianura possono e devono mettere in campo misure di risparmio dell’acqua. Un pozzo di pianura, collocato nella conoide del Trebbia, può garantire il triplo della portata che oggi viene prelevata dalle sorgenti dell’Alta Val Nure, ma arreca un danno molto inferiore all’ambiente.
 

 
Voci correlate:
  • Ato
  • No Tube
  • Valnure
  • Valtrebbia
  • Commenti:


    Acqua pubblica, bella roba.
    L'ATO è un carrozzone pubblico, Enìa una spa a capitale misto. Il sindaco Reggi da un lato stabilisce le tariffe, dall'altro incassa gli utili. Se non è conflitto d'interessi questo, che altro è ? Intanto devastano i fiumi.
    Cesare Zilocchi
    19/11/2009  23.52


    INSERISCI COMMENTO:

    *nome:
    *e-mail:

    titolo:

    descrizione (max.255 caratteri):

      Accetto le clausole realtive al trattamento dei dati personali.





    PiacenzaSera è una testata giornalistica registrata presso il tribunale di Piacenza (N° 644 con decreto di iscrizione del 27/07/2007)
    Edita da Codex10 - Società Cooperativa - P.IVA 01443570336 - Soluzioni internet realizzate da GeDInfo - Società Cooperativa.
    Per informazioni su come inserire la tua pubblicità su www.piacenzasera.it invia un'email a commerciale@piacenzasera.it