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Expo 2015, accordo con le citta' d'arte della pianura Padana

E' stato l'assessore alla Cultura Paolo Dosi a rappresentare Piacenza alla firma del protocollo d'intesa per l'Expo 2015 tra il Circuito città d'arte della Pianura padana e Milano.
Expo 2015 rappresenta per Milano e per l'Italia una irripetibile opportunità di promozione e di sviluppo economico. Il Circuito Città d’Arte della Pianura Padana, l'associazione formata attualmente da undici Comuni (Alessandria, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Parma, Pavia, Piacenza, Reggio Emilia, Verona) distribuiti su quattro regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto), nasce nel 1997 per valorizzare e promuovere il patrimonio storico-artistico, le peculiarità legate al territorio, l'ambiente, le tradizioni, l’enogastronomia e la qualità della vita delle città coinvolte nel progetto.
Aggregando un'offerta frammentata in un prodotto unico e attraente, scopo dell’associazione è proporre un sistema d’offerta turistica integrata per mettere in risalto le potenzialità del territorio rispettando le specificità e le diversità delle città, e al contempo, creare un’identità comune in cui tutte possano riconoscersi.
Dalla collaborazione tra le città del Circuito è scaturita in questi anni una intensa attività di progettazione condivisa, che si è svolta in un clima di ampia e diffusa partecipazione.
In virtù del Protocollo d’Intesa per Expo 2015 siglato questo pomeriggio a Palazzo Marino, con il Comune di Milano, il Circuito si impegna a sviluppare e coordinare progetti culturali e di accoglienza turistica, collegati all'evento milanese: dalla card di servizi per i visitatori agli itinerari culturali tra città, dalla valorizzazione della ristorazione tipica a quella delle produzioni artigianali.
“Expo 2015 e le sue positive ricadute sul sistema Italia non si esauriscono nei sei mesi dell'evento -ha dichiarato il presidente del Circuito Città d'Arte della Pianura Padana, Paolo Bonadeo, vicesindaco e assessore alla cultura e turismo della Città di Alessandria-. C'è un prima e un dopo a cui lavorano anche le Città d'Arte, secondo il Protocollo d'Intesa siglato oggi. Abbiamo tracciato un percorso fatto di iniziative e progetti mirati e in linea coi temi dell'evento milanese e in un clima di fattiva collaborazione.”
Il Comune di Piacenza ha già sottoscritto un protocollo singolo con il comune di Milano. Gli organismi di coordinamento del Circuito lavoreranno per assicurare una più efficace e razionale calendarizzazione degli eventi programmati per il 2015 nelle città della rete.
 

Francesconi: Bene, ma non sia "Piacenzicida"

BOLOGNA, “Esprimo un giudizio positivo, noi dell’opposizione lo chiedevamo da tempo”, così Luigi Francesconi (PdL) sugli accordi di collaborazione recentemente siglati dai Governatori di Emilia-Romagna e Lombardia aventi come oggetto l’Expo 2015 ed il federalismo.
“Il mio timore – prosegue – è che Piacenza possa essere bypassata, favorendo flussi turistici e di capitali verso Bologna e la Romagna, direttamente collegate a Milano dall’Alta Velocità.
Una conferma ai miei timori viene dalla mancata citazione dell’Università Cattolica di Piacenza tra gli Atenei che dovranno assumere un ruolo guida nell’ambio della ricerca agroalimentare, elenco che comprende invece Parma, Brescia e Lodi. Inoltre non è stato riconosciuto alcun ruolo particolare alla Provincia emiliana nell’ambito della definizione degli accordi.
Per ragioni di prossimità geografica, economica, storica e culturale, nonché per la grande tradizione che ha per quanto riguarda la produzione e l’innovazione in campo agroalimentare, ritengo, invece, che Piacenza dovrebbe avere un ruolo di primo piano sia per quanto riguarda il coordinamento delle azioni e delle iniziative in vista dell’Expo 2015.
La Regione deve riconoscere anche formalmente questo ruolo e valorizzarlo, poiché le grandi aspettative che l’evento internazionale ha creato a Piacenza non restino deluse ma si trasformino in un’occasione di crescita per il territorio attraverso la costruzione di nuove ed indispensabili infrastrutture, il potenziamento dei sistemi produttivo, agricolo e turistico.
Chiedo, altresì, che la collaborazione non si limiti all’Expo, ma anche ad altri temi particolarmente caldi che hanno sempre Piacenza come protagonista: in particolare il trasporto ferroviario.”
 

 
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