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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Peri: "Per Milano 5 minuti in più e abbonamenti più costosi"
  

Piacenza - Si è concluso in Provincia l'incontro tra l'assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri e le associazioni dei pendolari dedicato al nuovo orario ferroviario che andrà in vigore domenica prossima 14 dicembre insieme all'Alta Velocità. L'assessore lo ha confermato: "Per i viaggiatori piacentini diretti a Milano si profilano tempi di percorrenza più lunghi di 5 minuti". Brutte notizie anche per l'Ic Pass, la tessera che offre la possibilità ai pendolari di fruire dei convogli Intercity, sarà a pagamento dal 2009. Peri si è detto "molto arrabbiato con Trenitalia". "Abbiamo cercato di attenuare i danni: per le percorrenze tra Piacenza e Milano ci sarà un aumento che sta sotto i 5 minuti e non per tutti i treni; stiamo lavorando per introdurre anche un coppia di convogli in più da Piacenza a Milano in orario buono per i pendolari che si aggiungerebbe. Ci stiamo garantendo anche l'accesibilità ai treni Intercity e Eurocity: stiamo lavorando su una tessera annuale che ricomprenda tutti i convogli al di sotto dell'Eurostar. Quello che abbiamo ottenuto è un risultato parziale e avremmo voluto molto di più. In queste condizioni nessuno canta vittoria e ci impegnamo a tenere monitorata la situazione e a tornare a gennaio per fare il punto. Se servirà impugneremo il contratto di servizio".

Dura la reazione dei pendolari piacentini, che hanno protestato contro in disagi che si annunciano maggiorati a partire dal 14 dicembre prossimo. Hanno annunciato di avere denunciato Trenitalia per i disservizi dei giorni scorsi puntualmente raccontati da PiacenzaSera.it  GUARDA L'INTERVISTA VIDEO

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Inizia una settimana di passione per i pendolari piacentini, che culminerà domenica 14 dicembre, il giorno del debutto dell'Alta velocità sullla tratta Milano-Bologna e delle ripercussioni sull'orario ferroviario. Da quanto annunciato nei giorni scorsi a Bologna, i pendolari dovranno sobbarcarsi 5 minuti in più di permanenza sui vagoni prima dell'approdo a Milano. A questa sorta di "punizione" si aggiungono i disagi e i ritardi, anche fuori dalla "norma", subiti la settimana scorsa, prontamente segnalati alla nostra redazione. La settimana inizia oggi (alle 18) con l'incontro con l'assessore ai Trasporti Alfredo Peri, che in Provincia incontrerà le associazioni dei pendolari e gli amministratori locali per spiegare gli eventuali miglioramenti ottenuti da Trenitalia rispetto allaprima bozza di orario. C'è da scommettere che le scintille non mancheranno.

Intanto ecco la puntata odierna del nostro Diario Pendolare, direttamente dalla tratta Piacenza-Milano.

Rieccomi qua, puntualissimo (a differenza dei treni su cui viaggiamo) a rendere conto dell’ennesima “disfatta”!

Il treno sorvegliato speciale, anche oggi, è l’ICplus 552 (con prenotazione obbligatoria del posto)  proveniente da Rimini e diretto a Milano Centrale.

Assieme ad altri colleghi abbiamo notato per l’ennesima volta che questo treno “plus” (che prossimamente sarà ribattezzato Eurostar City ), a differenza di quanto si potrebbe credere, è un “buon samaritano”  nel senso da la precedenza a qualsiasi treno di classe inferiore; in particolare il suo predecessore preferito è il regionale  Ravenna – Genova, il quale , cascasse il mondo, gli sta sempre davanti, anche quando ha più di 20 minuti di ritardo.

L’ICplus 552 dovrebbe impiegare (da tabella) 33 minuti per percorrere il tratto Piacenza – Milano Rogoredo senza fermate intermedie; stamattina è partito da Pc con 20 minuti di ritardo! …..naturalmente senza motivi particolari;

All’orario di arrivo previsto  nella stazione di MI Rogoredo (8:41), non essendo un treno velocissimo……..transitava a circa 40 km dalla destinazione  (tra le stazioni di Casale e Secugnago); è giunto poi a Milano Rogoredo accumulando in totale “solo” 22  minuti di ritardo, rispetto all’orario previsto.

Come già scritto nei gg scorsi, Trenitalia non si scusa nemmeno più per il disagio arrecato, ma avverte che è vietato scendere finché il treno non è completamente fermo: in effetti se qualcuno scendesse e proseguisse a piedi, arriverebbe a destinazione quasi contemporaneamente…

 

 
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