Assunzioni insegnanti, il piatto piange. Mancano ancora conferme ufficiali, ma nella giornata di ieri sono stati diffusi in rete i dati relativi alle immissioni in ruolo previste per il prossimo settembre. Complessivamente, per la provincia di Piacenza, 140 insegnanti vedranno concretizzato il sogno del “posto fisso”. Per i sindacati, tuttavia, questi numeri rappresentano briciole che disattendono le disposizioni stesse del Governo. “Rispetto a quanto previsto dalla Finanziaria – osserva Marina Molinari di Cisl Scuola -, sarà autorizzata la metà delle immissioni in ruolo preventivate (25mila su 50mila a livello nazionale, ndr). Avremo, quindi, una copertura dei posti vacanti pari al 48%. Meno della metà, anche in confronto allo scorso anno”. Nel dettaglio, saranno assunti, nelle scuole piacentine, 17 maestri delle scuole d’infanzia, 42 alle elementari, 23 alle medie, 22 alle superiori, 36 insegnanti di sostegno, questi ultimi da ripartire su tutti gli ordini scolastici. Per quanto riguarda il personale Ata, le assunzioni ammonterebbero complessivamente a 29, così ripartite: 5 assistenti amministrativi, 1 assistente tecnico, 22 collaboratori scolastici, 1 addetto aziende agrarie. Le assunzioni saranno effettuate, come negli anni precedenti, pescando a metà tra le graduatorie provinciali e tra i vincitori dei concorsi ordinari. “Numeri dimezzati – ribadisce Molinari – rispetto al passato nonostante fosse stata garantita la copertura finanziaria. Evidentemente la scuola paga le decisioni di ridurre forme di tassazione come l’Ici”. A farne le spese sono gli studenti, soprattutto i ragazzi maggiormente bisognosi di assistenza e aiuto. “A partire da settembre – dice Molinari – si siederanno dietro ai banchi 47 alunni portatori di handicap in più rispetto al passato. E il numero di docenti di sostegno è stato ridotto di 20 unità. Situazione che ha già fatto mettere in allarme alcuni sindaci, che dovranno mettere mano a bilanci già in affanno, per risposta alle esigenze dei ragazzi e delle loro famiglie, sopperendo così alle mancanze dello Stato. Il prossimo autunno – anticipa Molinari – si prefigura pesantissimo”. Tra le realtà maggiormente penalizzate, aggiunge Raffaella Morsia, segretaria provinciale Flc Cgil, figurano anche gli insegnanti di educazione tecnica e lettere alle scuole medie. “La copertura dei posti vacanti – spiega – è rispettivamente del 16 e del 24%. I contingenti delle immissioni in ruolo per il 2008-2009 sono stati stabiliti senza tenere conto delle aspettative degli insegnanti precari, e negandosi al confronto con i sindacati. Il giudizio del nostro sindacato, nei confronti dell’operato del ministro della Pubblica istruzione, non può che essere fortemente negativo”.