Con l’ultimo orale del liceo Respighi si sono conclusi nei giorni scorsi gli esami di maturità. Da qualche ora i ragazzi della classe 1989 possono dunque sapere il voto che terminerà sui loro curricula. Ma a differenza di sempre, da quest’anno i punteggi possono essere comunicati solo in forma privata ai neodiplomati. Il celeberrimo decreto sulla privacy ha colpito ancora e, se di tutti i corsi precedenti al quinto anno è possibile conoscere le valutazioni o l’esito degli alunni (dicitura “sospensione del giudizio” per i rimandati), dei giovani che hanno appena terminato le superiori si potrà leggere solamente “esito positivo” oppure “esito negativo”.
Un decreto last-minute, quello proposto per la non-pubblicazione dei voti di maturità, che però ha concesso di far uscire i quadri con i voti degli scritti d’esame.
Un esame “ tosto”, che dal secondo anno ha visto il ritorno dei commissari esterni (di numero pari alla metà del corpo docenti per ogni sezione esaminata).
Nel piacentino il caso “eclatante” di questo esame di maturità è stata una sezione del polo scolastico di Fiorenzuola, ove un terzo degli studenti (13 su 36) non hanno superato gli esami; come lo scorso anno, invece, agli studenti “più meritevoli” è stata data la lode. Pochi, però, sono stati gli studenti a cui è stato assegnato il “100 con lode”, sia tra i licei sia tra gli istituti tecnici e professionali della provincia. Ma anche in questo caso, il dato è rimasto top secret. Potenza del decreto sulla privacy.
Ilaria Maltoni
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