Partenza a rilento per i saldi a Piacenza. Poche le persone che da questa mattina hanno sfidato il freddo per scrutare le vetrine in cerca di affari nel primo giorno di prezzi scontati che quest'anno nella nostra città, così come negli altri centri di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Marche, Liguria, Toscana, Lazio e Umbria cade il giorno dell'Epifania.
Nel pomeriggio l'afflusso dei piacentini nei negozi del centro storico è cresciuto, come documentano le foto. E' ancora presto per trarre bilanci: nei prossimi giorni sapremo se vi sono segnali di risveglio per il commercio o prosegue l'influenza negativa della crisi economica.
Una data di partenza, il 6 gennaio, che ha creato non poche polemiche, in particolare a Reggio Emilia, dove a scontrarsi sono stati il vescovo Adriano Caprioli e i sindacati da una parte, e i commercianti dall'altra. Una querelle nella quale è intervenuto l’assessore regionale al Commercio Maurizio Melucci : “La proposta di una data unica di inizio dei saldi in tutto il centro-nord è stata avanzata dall’assessore delle Marche, coordinatore degli assessori regionali al Commercio, per evitare il pendolarismo dei consumatori da una regione all’altra. Una scelta quella del 6 gennaio concordata con le associazioni di categoria e adottata, oltre che dall’Emilia-Romagna, da Lombardia, Piemonte, Veneto, Marche, Liguria, Toscana, Lazio e Umbria.
“Tenendo conto del dibattito che si è sviluppato, l’anno prossimo ci faremo carico dei problemi segnalati e proporremo che la data non coincida con una festività, concertando con tutti i soggetti interessati”.
Quanto alle previsioni, secondo quanto calcolato dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia quest’anno spenderà poco più di 400 euro per abbigliamento ed accessori, per un totale di spesa di 6,2 miliardi di euro. La stessa associazione di commercianti prevede sconti medi elevati, che arriveranno oltre il 40%.
Leggermente più basse le stime dell'associazione consumatori Telefono Blu, secondo cui ogni italiano metterà a disposizione per i saldi una cifra intorno ai 250 euro (al Nord 300 , al Centro 260 e al Sud 210 ), con cifre che saliranno nelle grandi città, Milano e Bologna in testa,
Dal sito
www.sosconsumatori.it i consumatori potranno collegarsi per inviare denuncie e quant’altro . Troveranno anche i centralini di tutte le provincie
http://www.telefonoblu.it/sedi_regionali.htm ). Oltre 800 le segnalazioni lo scorso anno nel Nord soprattutto dalle grandi città Milano Torino Bologna Genova Venezia Verona Modena .300 nel centro ovviamente da Roma , poi Firenze , Perugia , Ancona ..
Ecco i consigli che il Presidente Nazionale di Telefono Blu Pierre Orsoni ricorda a tutte le consumatrici e consumatori :
1Ricordarsi il capo(fotografarlo) che ci interessa e il suo prezzo per capire l’esatto sconto(pieno e in saldo ) ,quello è il vero Saldo ,nelle promozioni possiamo invece trovare merce invenduta degli anni precedenti. Attenzione anche al prezzo di partenza .
2)Visitare piu’ di un negozio aiuta a non commettere errori .Vi è il rischio che venga messa in circolazione merce invenduta negli anni.Il negoziante deve dimostrare la veridicità di qualsiasi asserzione pubblicitaria. Lo spazio dei saldi deve essere ben chiaro .
3)Attenzione alle etichette, quelle di origine ci permettono di risalire al produttore,quelle di contenuto garantiscono la composizione del prodotto e le modalità di lavaggio per evitare rischi.
4)Conservare sempre lo scontrino,se la merce è difettosa,si puo' infatti optare per la restituzione del prodotto o ancora un prezzo inferiore.
5)Infine,salvo casi eccezionali e comprovati non si puo’ vietare di “provare “ la merce in vendita,occorreranno pertanto un apposito camerino e spazi necessari anche per le scarpe