“Far conoscere e portare avanti il grande insegnamento sia culinario che benefico di Pietro Fumi”. Con queste parole lo chef Simone Marrocco ha spiegato il motivo della nascita dell’associazione benefica “Alla tavola di Pietro Fumi”, che collaborerà a stretto contatto con l’Accademia della cucina piacentina. L’associazione si propone di far conoscere i prodotti delle vallate piacentine, portando l’agricoltura a tavola e coniugando la cucina moderna con quella tradizionale. “Fumi è stato la nostra guida – ha proseguito Marrocco – ci ha fatto conoscere il nostro territorio non dimenticandosi mai di lavorare per chi ha più bisogno, come i bambini dell’Assofa”. Il carattere benefico è infatti ciò che contraddistingue l’associazione, che si sostenterà grazie al lavoro gratuito di tutti gli iscritti. “Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno permesso la nascita di questa nuova associazione, in modo particolare don Stefano Segalini e tutta la parrocchia di San Giuseppe Operaio” ha commentato la sorella di Pietro, Adriana Fumi, a nome di tutti i familiari.
Una presenza importante nelle numerose iniziative già in programma (la prima sarà la presentazione del manifesto inaugurale il 20 novembre) sarà il vino. Il sommelier Sergio Serena ha ricordato l’amore di Fumi per il vino: “Oltre a saperlo apprezzare, riusciva a combinarlo perfettamente ad ogni diverso tipo di piatto, esaltandone il sapore ed il gusto”.
Esemplificative di chi sia stato veramente Pietro Fumi sono state le parole di don Giancarlo Conte: “Mi sono accorto di quanto era amato e stimato durante il funerale; la chiesa di Ferriere era stracolma di persone che avevano voluto salutare Pietro per l’ultima volta”.
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