Assenze per malattia in calo del 4,4 per cento nella Pubblica Amministrazione a settembre. Sempre su base annua, riduzioni si sono registrate anche per le assenze superiori a 10 giorni (-12,4 per cento) sia per le assenze per altri motivi (-4,9 per cento). Tra i dati relativi alle Province, c'è anche Piacenza tra gli enti che fanno registrare le riduzioni più ingenti del fenomeno dell'assenteismo: con un meno 46,3 % via Garibaldi si piazza al terzo posto dopo Novara (-56,1 per cento) e Reggio Emilia (-50,2 per cento). Tra i Comuni con più di 500 dipendenti si segnalano Arezzo (-46,3 per cento), Rimini (-34,7 per cento), Pavia (-29,8 per cento), Lucca (-26,5 per cento) e Caserta (-25,5 per cento). Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, spiccano i dati di Cavriago (-81,4 per cento), Carini (-79,3 per cento), Poggibonsi (-75,2 per cento), Campione d’Italia (-73,6 per cento) e Luino (-73,4 per cento).
La rilevazione statistica, realizzata dal ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione in collaborazione con l’Istat, si basa sui dati trasmessi da 4.485 amministrazioni esclusi i comparti scuola, università, pubblica sicurezza e vigili del fuoco. “Il monitoraggio conferma come la legge n. 133/2008 abbia ridotto in misura significativa i giorni di assenza per malattia - sottolinea una nota di Palazzo Vidoni -. A quasi 30 mesi dalla sua approvazione, la riduzione media delle assenze per malattia procapite dei dipendenti pubblici è infatti pari a circa -35 per cento. Un dato che corrisponde a 65mila dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro (una cifra superiore a tutta la popolazione residente nel Comune di Viterbo). I tassi di assenteismo del settore pubblico si sono così riallineati a quelli del settore privato: un successo che si traduce in una maggiore qualità e quantità dei bei e dei servizi pubblici erogati ai cittadini”.
Nel dettaglio, le assenze per malattia sono scese negli Enti di previdenza (-15,5 per cento), nelle Aziende sanitarie locali (-8,1 per cento) e nelle Regioni e Province autonome (-6 per cento). Per gli eventi superiori a 10 giorni, contrazioni molto sensibili sono avvenute nelle altre Pa centrali (-27,3 per cento), nelle Aziende ospedaliere (-22,6 per cento), nel comparto composto da Ministeri, Presidenza del Consiglio e Agenzie fiscali (-16,3 per cento) e nelle Regioni e Province autonome (-12,5 per cento). Per quanto riguarda invece le assenze per altri motivi, si osservano riduzioni nel settore Sanità (-11,3 per cento nelle Aziende sanitarie locali e -8,1 per cento nelle Aziende ospedaliere), nelle Amministrazioni provinciali (-11,1 per cento), nel comparto composto da Regioni e Province autonome (-6,6 per cento) e presso gli Enti di previdenza (-2,6 per cento). A livello geografico, ci sono variazioni percentuali comprese tra il -7,2 per cento delle Regioni del Mezzogiorno e il -1,2 per cento delle Regioni del Nord Est nel primo caso, mentre nel secondo si passa dal -15,8 per cento nelle Regioni del Centro al -14,5 per cento del Mezzogiorno al -5,8 per cento nelle Regioni del Nord Ovest. Anche le assenze per altri motivi registrano a settembre riduzioni in tutto il Paese: nel Mezzogiorno (-8,3 per cento), nel Nord Est (-6,3 per cento), nel Nord Ovest (-3,9 per cento) e al Centro (-2,7 per cento).
Significativi i cali al ministero dell’Interno (-22 per cento), al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (-10,8 per cento), al ministero dell’Istruzione (-10,5 per cento), al ministero delle Infrastrutture (-4,6 per cento) e a quello della Giustizia (-4,1 per cento), mentre si registra un aumento del fenomeno presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (+2,3 per cento), il dicastero dello Sviluppo Economico (+2,7 per cento) e quello per i Beni e le Attività Culturali (+3,1 per cento). Nel comparto delle Agenzie fiscali le assenze per malattia diminuiscono all’Agenzia del Territorio (-11 per cento) e all’Agenzia delle Entrate (-3,1 per cento) e restano sostanzialmente invariate all’Agenzia delle Dogane (-0,6 per cento), mentre aumentano in misura rilevante all’Agenzia del Demanio (+15,6 per cento). Le Regioni e le Province autonome in cui si registrano le diminuzioni più sensibili di assenze per malattia sono invece Valle d’Aosta (-34,2 per cento), Abruzzo (-26,8 per cento), Sicilia (-18 per cento) e Campania (-13,3 per cento).
Record mensile di riduzione dell’assenteismo per malattia anche nelle Asl di Chioggia (-54,9 per cento), di Venosa (-48,1 per cento), di Caltanissetta (-45,2 per cento) e di Foggia (-44,9 per cento). Tra le Aziende ospedaliere, si segnalano quelle dell’Ospedale di Circolo di Melegnano (-30,1 per cento), del San Filippo Neri (-23 per cento), dell’Ospedale G. Rummo (-23,0 per cento), del San Luigi di Gonzaga (-20 per cento) e degli Ospedali Riuniti Papardo (-18,9 per cento). Significativi risultati si registrano anche tra il personale di Ipost (-21,5 per cento), dell’Enpals (-19,3 per cento), dell’Inail (-18,1 per cento), dell’Inps (-17,2 per cento) e dell’Inpdap (-11,2 per cento) mentre si assiste a un forte incremento delle assenze per malattia presso l’Enam (+38,5 per cento). Infine, riduzioni del fenomeno sono state registrate tra i lavoratori del Consorzio per l’area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste (-81,5 per cento), dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica (-49,2 per cento), del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (-35,3 per cento) e dell’Istat (16,1 per cento). (fonte Il Velino)