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Cisl, Snals e Uil Scuola manifestano il 15 giugno

COMUNICATO STAMPA: MANIFESTAZIONE NAZIONALE TEATRO QUIRINO IN ROMA IL 15 GIUGNO ORE 10.30

Le scriventi O.O.S.S. CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS di Piacenza, in seguito alla manovra finanziaria di correzione economica, ritengono inaccettabile la “sterilizzazione” degli anni 2010-11-12 ai fini delle progressioni economiche di anzianità, previste e concordate nel CCNL del comparto Scuola. E’ un ulteriore balzello che grava sulla categoria come onere aggiuntivo a quello già derivante dal rinvio, per un triennio, del rinnovo dei contratti pubblici.
Per i lavoratori della scuola l’anzianità rappresenta, oggi, l’unico fattore che consente, con la progressione di carriera, di valorizzare almeno in parte, retribuzioni ancora lontane dalla media di quelle erogate negli altri paesi europei.
Con i provvedimenti appena varati questo riconoscimento professionale viene meno.
Quindi il personale docente e ata è chiamato a sacrifici ben più consistenti di quelli richiesti ad altre categorie, che possono contare su diverse voci stipendiali.
Si verifica un grave  squilibrio, che viola un fondamentale principio di equità retributiva.
Non è infatti accettabile che una maestra paghi, per il contenimento della spesa pubblica, 2.600 euro all’anno, mentre un alto dirigente, pur avendo uno stipendio che
vale circa il triplo (100.000 euro), ne paga solo 500.
E’ facile calcolare a quanto ammonti, in tre anni, il danno che viene inferto ai lavoratori della scuola, a cui si aggiungono anche i riflessi che i mancati aumenti avranno sui trattamenti di pensione e buonuscita, per i quali peraltro non vengono
riconosciute le garanzie di una valenza ai fini previdenziali offerte ad altre categorie
di dipendenti pubblici “non contrattualizzati” (magistrati, alta dirigenza).
La CISL Scuola, la UIL Scuola e lo SNALS di Piacenza, aderendo con convinzione all’appello del Presidente della Repubblica, rivolto a tutte le forze politiche e sociali, non si sottraggono al dovere di mantenere un  atteggiamento di grande responsabilità, nel momento in cui in Italia, come in tutta Europa, si chiede ai lavoratori di assumere una parte rilevante dei sacrifici necessari per evitare al Paese altre e più pericolose derive in una drammatica congiuntura internazionale.
 Proprio per questo e per coerenza, le OO.SS. scriventi non accettano che, al rigore imposto dall’emergenza, non si accompagni il rispetto di un doveroso principio di equità, verso cui altri punti della manovra positivamente si orientano – come quelli volti a recuperare quote di evasione fiscale - .
Equità, si ribadisce,  che per quanto riguarda gli stipendi del personale della scuola risulta clamorosamente violata.

In modo fermo e determinato, pur evitando comportamenti che alimentino, enfatizzando in modo strumentale e demagogico, una conflittualità sterile e fine a se
stessa, la CISL Scuola, la UIL Scuola e lo SNALS si attiveranno in ogni modo per ottenere, in sede di conversione del decreto, le indispensabili modifiche al testo di legge, al fine di rimuovere quella che si ritiene una misura ingiusta, iniqua e in quanto tale intollerabile.
Con questi intendimenti la CISL Scuola, la UIL Scuola e lo SNALS, promuovono ogni necessaria azione di sensibilizzazione, anche nei confronti delle rappresentanze politiche e parlamentari, segnando in tal modo un percorso di mobilitazione e di confronto che si avvia con la MANIFESTAZIONE NAZIONALE PRESSO IL TEATRO QUIRINO IN ROMA IL 15 GIUGNO ALLE ORE 10.30.

Stefano Vantadori- Segr. Prov. CISL SCUOLA PIACENZA
Vittorio Regi- Segr. Prov. SNALS PIACENZA
Giovanna De Fusco – Segr. Prov. UIL SCUOLA PIACENZA

 
Voci correlate:
  • Cisl Scuola
  • Snals
  • Uil Scuola
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