“Invitiamo le aziende assuntrici di manodopera che impiegheranno lavoratori stagionali extracomunitari a rivolgersi ai nostri uffici per le pre-domande d’assunzione”- comunica Luigi Sidoli Direttore dell’Unione Agricoltori di Piacenza. A partire dal 29 marzo 2010, infatti, il Ministero dell’Interno ha autorizzato le Associazioni di categoria a precaricare le relative domande sull’apposito portale web, in previsione della definitiva approvazione e pubblicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che stabilisce le quote di ingresso di lavoratori stranieri stagionali per l’anno 2010.
Le imprese agricole interessate possono rivolgersi alle sedi di zona dell’Unione Agricoltori di Piacenza. Le domande di nulla osta devono essere presentate, infatti, dai datori lavoro esclusivamente con modalità informatiche e attraverso la collaborazione delle associazioni di categoria autorizzate attraverso il sito web dedicato www.interno.it. Si tratta di una procedura informatica che evita le lunghe file alle poste del passato. “La quota di lavoratori stagionali che saranno ammessi nel nostro Paese – precisa Sidoli - dovrebbe essere come lo scorso anno, di 80 mila unità. La grande maggioranza troverà occupazione in agricoltura.” Il settore primario, infatti, impiega il 10% di manodopera straniera sul totale dei lavoratori in campagna e, con rilevanza diversa, si avvale di questa preziosa collaborazione in vari ambiti: tanto negli allevamenti quanto nelle operazioni di raccolta di specifiche colture.
Si stima siano circa 30 mila le aziende agricole italiane che assumono stagionali extracomunitari: albanesi, marocchini, tunisini e macedoni sono le principali nazionalità dei lavoratori stranieri impegnati in agricoltura dove prevalgono i rapporti di lavoro stagionali per le caratteristiche proprie del lavoro nei campi, a svolgere attività negli allevamenti, invece, sono soprattutto gli indiani particolarmente attenti al benessere degli animali. “La possibilità di precaricare le domande è sicuramente utile per accelerare i tempi del complesso iter procedurale connesso alla richiesta di assunzione di lavoratori stranieri e apprezziamo l’iniziativa del Ministero dell’Interno – precisa Sidoli – permane tuttavia la necessità di provvedere al più presto alla definitiva approvazione e pubblicazione del decreto flussi.
Dopo la pubblicazione del decreto, infatti, occorrerà attendere gli altri adempimenti amministrativi come il nulla osta dello Sportello Unico presso la Prefettura e il rilascio del visto presto i Consolati all'estero con il rischio concreto che i ritardi mettano in difficoltà l'agricoltura che deve confrontarsi con i tempi dettati dall'andamento stagionale delle produzioni.”
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