Scade alla mezzanotte del 30 settembre il termine ultimo per spedire in via telematica le domande di regolarizzazione per le badanti. Se su scala nazionale si fa notare come la sanatoria si sia rivelata un "flop" rispetto alle attese, anche Piacenza non si discosta da questa tendenza. Secondo le prime stime oscillano da 1200 a 1400 le richieste inoltrate dalla nostra provincia: "Un numero largamente sottodimensionato rispetto alle attese" - commenta Bruno Carra' dell'Ufficio stranieri della Cgil, dal quale sono partiti 600 moduli via internet. "Ci aspettavamo dalle 2mila alle 2mila e 500 domande, ma questa sanatoria aveva troppi aspetti negativi che hanno scoraggiato i datori di lavoro; non condivisibile la selettività dei criteri del condono, tesi a premiare solo un tipo di lavoro, poi il pacchetto sicurezza ha avuto certamente un impatto non positivo e infine sono stati posti troppi paletti burocratici. Da tutti questi fattori deriva un numero di regolarizzazione molto al di sotto delle nostre stime sul lavoro sommerso".

In casa Cisl, le pratiche affrontate sono per il momento 250. "Ma proseguiremo - spiega Maja Grubisic - fino alla fine del pomeriggio". Le richieste sono state presentate dai datori di lavoro, accompagnati in alcuni casi dalle dirette interessate, per la maggior parte di nazionalità ucraina, moldava, e latino americana. "Sì, ci aspettavamo un numero più alto - dice - ma questo scarto ha diverse motivazioni: il datore di lavoro stesso può essersi rifiutato di regolarizzare la propria badante, e l'aver fissato una data precisa (il 31 marzo) di arrivo in Italia per queste ultime, di fatto ha escluso diverse persone dalla possibilità di usufruire di questa sanatoria".