Incontrava i clienti in piazza Cavalli per venderli la dose di cocaina. La polizia ha smascherato un giro di spaccio che aveva come baricentro il salotto buono della città. Le manette sono scattate per un albanese classe '86, mentre le denunce sono state spiccate per un connazionale del '79 e una ragazza piacentina classe '80. Per tutti l'accusa è di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
I fatti
Il pusher l'altra sera viene contattato dai clienti in piazza Cavalli: lui incassa subito i soldi e va a procurarsi la coca. Ma quando torna all'ombra del Gotico, s'imbatte in una volante della squadra mobile e in fretta e furia si libera della droga. Gli agenti non ci cascano e, ripercorrendo a ritroso l'itinerario dello straniero, rinvengono in via Garibaldi dietro un contatore elettrico e poi in un'area di cantiere lo stupefacente: in totale 7 grammi di coca già suddivisi in bustine. La successiva perquisizione dell'abitazione dell'albanese porta alla scoperta di 4mila euro in contanti. Non ci sono tuttavia ancora gli elementi per accusare l'uomo di spaccio. Ma a tradirlo è il celllulare che continua a squillare. E' la ragazza piacentina che chiede informazioni: risponde la Polizia, che pensa bene di fare una visita nella casa della giovane. E qui nel suo garage trova 20 grammi di coca e tutto il kit per il suo confezionamento (bustine e bilancino di precisione): il locale era il luogo di preparazione e smistamento della droga. Scattano così le manette per l'albanese, e la denuncia per un connazionale, suo convivente, e per la ragazza.
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