Il ritmo di crescita dei cittadini di origine argentina a Carpaneto negli ultimi due anni non poteva che destare qualche sospetto. La Polizia ha sentito puzza di bruciato e ha avviato nel 2007 le indagini che hanno portato a smascherare un ampio "giro" di cittadinanze italiane concesso con procedura irregolare.
Gli agenti della squadra mobile hanno scoperto che ben 300 cittadini di origine argentina risultavano residenti in due appartamenti del paese, uno vuoto e l'altro occupato da un'anziana. In realtà le persone con il passaporto italiano ottenuto irregolarmente erano in giro per l'Europa, tra la Spagna e l'Inghilterra. Per questo sono state denunciate due persone: un'impiegata del Comune di Carpaneto, M.A. e la presidente di un'associazione italo-argentina L.F. Secondo le accuse avrebbero intascato 1200 euro per ogni residenza concessa indebitamente, racimolando ben 360mila euro. Per ottenere la concessione del passaporto italiano, veniva dimostrato che gli argentini disponevano già di una residenza nel nostro paese e potevano vantare un parente (anche defunto) con cittadinanza italiana. Il cerchio delle indagini si è chiuso con le due denunce: i dettagli sono statii illustrati dal capo di gabinetto della Questura Girolamo Lacquaniti, insieme al dirigente della squadra mobile Stefano Vernelli e il vice Roberto Berardo. L'indagine condotta dalla sezione area affari generali e unità informatica delal squadra mobile di Piacenza ha portato anche alla denuncia deii 300 cittadini argentini prr false attestazioni sulal proprie generalità a pubblico ufficiale.
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