Un nuovo importante tassello si aggiunge all'inchiesta sui formaggi avariati reimmessi nel mercato alimentare che vede al centro dell'azione di indagine le procure di Cremona e Piacenza. A riferirne è la Repubblica, con un nuovo articolo (vedi qui) di Paolo Berizzi.
Un esposto è stato presentato dai dipendenti della Galbani alla procura di Perugia, i quali hanno ammesso che per anni sono stati obbligati a contraffare le date di scadenza per riammettere sul mercato i famosi formaggi. Oltre a questa truffa ai danni dei consumatori, i lavoratori hanno dichiarato che le merci qualificate come residui lattieri e caseari erano composti da croste di gorgonzola ad uso zootecnico, che tornavano nel ciclo alimentare con l'aggiunta di elementi chimici. Già nel 2005 i dipendenti avevano iniziato a chiedere spiegazioni all'azienda, la quale ha comunque continuato comunque questa consuetudine illegale. Alla fine gli stessi dipendenti preoccupati per i consumatori hanno denunciato questa intollerabile situazione.
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