Aveva centrato in pieno il suo obiettivo: sottrarre ad un cittadino piacentino la sua carta di credito. Con la stessa era poi riuscito, nel corso dei mesi scorsi, ad effettuare una serie di acquisti - per importi rilevanti - presso diversi esercizi commerciali della bassa Lombardia e dell’hinterland piacentino, nonché ad eseguire numerosi prelevamenti in contanti. Nella sua “lista della spesa” del malfattore figuravano, tra le altre cose, anche capi di abbigliamento e ricariche telefoniche. A mettere la parola fine agli acquisti, l’opera di accertamento eseguita dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria della guardia di Finanza di Piacenza che, a seguito di una incisiva attività investigativa, sono riusciti a risalire all’autore del furto.
Si tratterebbe di un cittadino italiano, A.M. di 39 anni, non nuovo alle forze dell’ordine, visto che i suoi precedenti vanno dal traffico di sostanze stupefacenti alla ricettazione. Nel corso delle indagini è altresì emerso che il prediugicato sarebbe collegato ad un gruppo di persone di nazionalità italiana ed albanese che agivano da tempo nelle aree delle città di Milano, Bergamo e Piacenza. Nel corso di una perquisizione eseguita presso la sua abitazione, sita proprio nel Bergamasco, le Fiamme gialle piacentine hanno rinvenuto una parte consistente degli indebiti acquisti, ovviamente tutti effettuati con la carta di credito rubata.
In particolare, gli investigatori sono riusciti a risalire alle transazioni eseguite tramite una serie di riscontri che hanno permesso di individuare, tra le altre cose, un paio di scarpe che erano state acquistate proprio con la carta di credito in questione. Tali raffronti avrebbero quindi incastrato il colpevole senza ombra di dubbio. Emblematico è risultato il ritrovamento di numerosi santini, sparsi per la casa, anche questi sicuramente oggetti di furto.
una circostanza questa, che ha lasciato non poco perplessi gli investigatori, dal momento che, oltre alla carta di credito, all’epoca dei fatti era sparito anche un santino di padre pio, custodito nel portafoglio della vittima. le indagini, condotte a 360 gradi, sono ora rivolte al fine di risolvere il “religioso” mistero.