Sgominata dai carabinieri una rete di spaccio di cocaina che interessava Piacenza, la val Trebbia e la val Nure. Sette le persone arrestate. Si tratta di 5 piacentini e di 2 albanesi. Tutti devono rispondere dell’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Gli arresti sono stati effettuati dai carabinieri della Compagnia di Bobbio e della stazione di Rivergaro, nella giornata di mercoledì. La notizia è stata resa nota oggi, nel corso di una conferenza stampa avvenuta alla procura della repubblica, alla presenza del procuratore capo Lucio Bardi e del Pm. Gilberto Casari.
Le persone arrestate sono: Dorian Uku e Elton Ashiku, di 19 e 22 anni, albanesi e i piacentini: Massimo Maserati, 35 anni, Ranuccio Patelli, 40 anni, Gin Luca Barbieri, 40 anni, Tarcisio Ghisoni, 55 anni e Giuseppe Labò, 45 anni.
Secondo l’ipotesi accusatoria queste persone (il cui arresto è stato convalidato oggi dal gip) avrebbero ceduto cocaina ad una clientela medio alta, ossia a persone che sarebbero state disponibili ad acquistare quantitativi di cocaina spesso superiori ai soliti uno o due grammi. Nel corso di questa indagine denominata “Arbash” sono state denunciate altre 6 persone, perché accusate di aver ceduto dello stupefacente e segnalate altre 30 come assuntori di stupefacenti. Secondo quanto riferito nel corso della conferenza stampa l’indagine è incominciata nell’autunno del 2006 in seguito al fermo di un giovane con due grammi di cocaina a Rivergaro. Si è risaliti al suo presunto spacciatore e tenendo d’occhio quest’ultimo, i carabinieri sono riusciti ad individuare gli altri che avrebbero gestito fino a 400 grammi di cocaina la settimana, rifornendosi periodicamente nel milanese e nel lodigiano.
|