Deve scontare due anni di carcere perché accusato di aver favorito la latitanza Domenico Serio, importante affiliato ad un clan mafioso. E’ finito nuovamente in manette, arrestato dai carabinieri che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di carcerazione emessa dal tribunale di Palermo, Vito Angelo Barruzza, 46enne, nato in Svizzera ma da alcuni anni residente a Piacenza.
Secondo l’accusa Barruzza avrebbe aiutato Serio a sfuggire alla cattura ospitandolo nei mesi di agosto e settembre 2007 all’interno di un’abitazione a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani.
Barruzza era già stato arrestato sempre a Piacenza dalla polizia nel giugno 2009 nel corso dell’operazione “Golem”, perché ritenuto dagli inquirenti il "postino" del superlatitante Matteo Messina Denaro, con il compito cioè di far transitare i "pizzini" già confezionati alle persone a diretto contatto con il boss.
Rimasto agli arresti per otto mesi, era stato assolto nel marzo 2010 dal gup di Palermo dal reato di associazione mafiosa e rimesso in libertà. In seguito alla nuova ordinanza di custodia è stato riportato alle Novate dove resterà per i prossimi due anni, al termine dei quali sarà sottoposto a regime di sorveglianza speciale della durata di tre anni.
Minacce e danneggiamenti al bar, 36enne denunciato
I carabinieri di San Giorgio hanno denunciato un 36enne residente a Vigolzone: l'uomo, nella serata della vigilia di Natale, completamente ubriaco, avrebbe ripetutamente infastidito e minacciato titolare e avventori di un bar di San Giorgio, arrivando a danneggiare la vetrina del locale. Per lui le accuse sono di minacce, danneggiamento e disturbo alle persone. E' stato inoltre sanzionato per ubriachezza.
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