La notte scorsa è bruciata la vettura del sindaco di Castellarquato Alberto Fermi. Un gesto intimidatorio inqualificabile, che potrebbe essere figlio del clima di tensione che si è creato nel paese. Il fatto è accaduto alle 5 e sono intervenuti i vigili del fuoco di Fiorenzuola. I carabinieri stanno indagando. La vettura, un fuoristrada Honda Crv posteggiato in un parcheggio pubblico a circa 100m dall'abitazione del sindaco, è andata completamente carbonizzata. Non appena scoperto l'atto di vandalismo, Fermi si è recato in questura a Piacenza per la denuncia. Il sindaco di Castellarquato, al centro di una querelle amministrativa che riguarda la politica del turismo e la gestione dei conti comunali, l'estate scorsa era già stato vittima di un pesante atto di intimidazione, ricevendo a domicilio il bossolo una pallottola. Fermi ha lasciato intendere che l'incendio della sua auto potrebbe essere collegato a quel primo atto intimidatorio. "Castellarquato è un paese di brave persone - ha aggiunto - e non merita l'immagine che può derivare da un simile atto. Di certo non mi lascio influenzare, andrò avanti per la mia strada".
In paese c'è sconcerto ed incredulità per un gesto che potrebbe definirsi di stampo malavitoso. E le polemiche di carattere amministrativo, con dimissioni di assessori e rimpasti di giunta in corso delle ultime settimane, non possono certo costituire un movente sufficiente per un'azione di questa gravità. "Un gesto di questa natura è sempre stato estraneo al nostro paese - si dice a Castellarquato - c'è qualcosa o qualcuno di estraneo che si è insinuato nella nostra comunità e che ci sfugge, per questo c'è di che essere molto preoccupati".
I messaggi di solidarietà dalle istituzioni
Il sindaco Roberto Reggi, venuto a conoscenza degli incresciosi fatti che hanno coinvolto il primo cittadino di Castellarquato Alberto Fermi, ha inviato al sindaco del Comune della Val d’Arda un telegramma, in cui attesta la propria solidarietà e condanna fermamente quanto accaduto. Dice in proposito il sindaco di Piacenza, nella nota inviata:
“Caro Alberto,
ti sono vicino di vero cuore e ti esprimo la mia più viva solidarietà. Certi gesti non sono degni di un Paese civile, che guarda al futuro, ma sono piuttosto l’espressione di atteggiamenti inqualificabili, che nulla hanno a che vedere con la democrazia e con il confronto politico. Nel ribadire la mia comprensione nei tuoi confronti, mi auguro che venga fatta luce al più presto e che siano consegnati alla giustizia gli autori di questo vile atto.
Un abbraccio, Roberto”.
Alla luce di quanto appreso, il Presidente della Provincia Gianluigi Boiardi, unitamente alla Giunta, esprime ferma condanna sul grave gesto intimidatorio di cui è stato oggetto il sindaco di Castell'Arquato Alberto Fermi. Atti di questa natura minano il clima politico e amministrativo alle sue radici, toccando direttamente la persona eletta dai cittadini e l'istituzione che rappresenta. Esprimiamo quindi vicinanza e solidarietà al sindaco Fermi.
Venuto a conoscenza del gravissimo fatto occorso al sindaco di Castell'Arquato Alberto Fermi, il Presidente del Consiglio provinciale Gabriele Gualazzini, unitamente a tutto il consiglio, esprime solidarietà al sindaco e rivolge un pressante invito alle Forze dell'Ordine affinché risalgano agli autori del gesto criminoso e li assicurino velocemente alla giustizia.
Il gruppo Pd in Regione Emilia-Romagna esprime tutta la sua vicinanza al sindaco di Castell'Arquato Alberto Fermi, a cui e' stata incendiata l'auto. A parlare a nome di tutti consiglieri del Pd e' il presidente del gruppo assembleare Marco Monari: "E' un gesto grave al quale deve seguire un'indagine seria per assicurare alla giustizia gli autori del fatto".
Al sindaco Fermi "va tutta la nostra solidarieta'- prosegue il capogruppo Monari- nella speranza che si faccia presto luce su questo gesto intimidatorio inqualificabile".