Aggiornamento 23 novembre - Si aggrava la posizione di Manuel Foletti arrestato la scorsa notte a Piacenza per aver accoltellato due giovani avventori della Coop Infrangibile. Il fatto era avvenuto intorno alla mezzanotte fra sabato e domenica nei pressi dello storico ritrovo della sinistra piacentina. A quanto pare a scatenare il diverbio sarebbe stata una personale rilettura del famoso inno "Bandiera rossa" fatta da Foletti. Da qui uno scambio acceso e l'aggressione. Due avventori sono stati accoltellati, un al volto e l’altro al collo. Un paio d’ore più tardi Foletti è stato arrestato dagli uomini della Digos con l’accusa di lesioni gravi. Ora il capo d’imputazione è stato riformulato e l’accusa di Foletti, già noto alle forze dell'ordine per la sua militanza nella destra radicale, è diventata di tentato omicidio per l’accoltellamento al collo e di lesioni  con sfregio permanente per la coltellata al volto ai danni dell’altro ragazzo. Ieri il Pm. Ornella Chicca ha chiesto la custodia cautelare in carcere per l’accusato. Su tale richiesta si pronuncerà nei prossimi giorni il Gip.

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Molto duro l'intervento di Carlo Pallavicini sull'episodio di violenza “politica” verificatosi alla coop Infrangibile. il consigliere di Rifondazione Comunista ha sostenuto “l'inaudita gravità dei fatti”. “Non è la solita storia degli opposti estremismi; i due ragazzi che sono stati accoltellati non sono militanti di Rifondazione Comunista, ma hanno subito comunque una violenza di natura squadrista e fascista, sulla base di idee che pensavamo espunte dalla nostra storia e che invece sono state di nuovo sdoganate, anche per responsabilità di una destra più presentabile. E' il fascismo che colpisce in maniera indiscriminata. Di fronte alla gravità dei fatti, occorre un'ampia mobilitazione”.

Anche Marco Tassi capogruppo Pdl ha commentato i fatti dell'Infrangibile: “Fatto grave da condannare, ma isolato e nessuno di noi vuole riportare indietro agli anni '70”.

Cristian Fiazza (Pd) è intervenuto con le seguenti parole: “Il dispregio del valore della vita umana, ecco quello che si ricava dalla vicenda di sabato sera. La matrice politica è chiara e non ci aspettavamo che un tale atto accadesse nella nostra città. Dobbiamo reagire e mobilitarci per far fronte ai fatti, ma non basta gridare, occorre prendere coscienza di un fenomeno strisciante e che potrebbe avere una caratterizzazione prettamente politica”.

Gianni D'Amo (Piacenzacomune): “Molto grave quanto accaduto. Il luogo di cultura principale di oggi del fascismo purtroppo è lo stadio. Dobbiamo rifletterci perchè è una situazione che va avanti da decenni. Mi preoccupa molto la risposta violenta a chi è diverso, a chi non è gradito”.

Infine è intervenuto il sindaco Roberto Reggi:

“A nome di tutta la città, voglio denunciare i gravi fatti che potevano avere conseguenze anche più tragiche, tutti dobbiamo indignarci e fare una riflessione per evitare che non succeda di nuovo. Un ringraziamento va alla Digos che ha assicurato alla giustizia il colpevole e il mio auspicio è che subisca una pena esemplare, che gli consenta di comprendere quello che ha fatto e di recuperare completamente”.

Aggiornamento - Stasera alle 21, presso la cooperativa Infrangibile, assemblea antifascista per organizzare iniziative di mobilitazione dopo l'aggressione a due giovani avvenuta sabato notte.

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Una lite legata a motivi politici è sfociata in un'aggressione davanti alla Coop Infrangibile a Piacenza. Un giovane di 21 anni, Manuel Foletti, noto per la sua vicinanza alla destra radicale, è stato arrestato per lesioni aggravate da futili motivi e porto abusivo di arma, un coltello serramanico con il quale avrebbe sfregiato il volto di un coetaneo, e  colpito un altro al collo. Il ragazzo sarebbe stato ferito dalla fronte al mento, ma non risultano lesioni all'occhio sinistro.

Come ha spiegato in sede di conferenza stampa il dirigente della Digos, Massimo Bax, la lite è nata da motivi politici. Foletti si trovava a cena in un ristorante vicino alla cooperativa Infrangibile, noto ritrovo di giovani di sinistra. A quanto pare a scatenare il diverbio sarebbe stata una personale rilettura del famoso inno "Bandiera rossa" fatta da Foletti. A questo punto, sempre secondo la ricostruzione fornita dalla Digos, alcuni giovani della Cooperativa si sarebbero lamentati, facendo degenerare la situazione.

Sul posto è arrivata una volante della polizia: in un cassonetto è stato ritrovato il coltello a serramanico, e dopo poche ore è scattato l'arresto di Foletti, che si trovava a casa sua, con indosso ancora una felpa sporca di sangue.