Dal 2001 aveva emesso circa 400 fatture false per un ammontare di 14 milioni di euro. Le Fiamme Gialle di Fiorenzuola hanno smascherato l'attività illecita di un imprenditore di Alseno, impegnato nelle attività estrattive e movimentazione terra, con precedenti penali. Due anni di indagini hanno portato a scoprire l'enorme evasione fiscale. I dettagli dell'operazione sono stati forniti in conferenza stampa dal comandante della compagnia di Piacenza, Virginio Ferro. Secondo le ricostruzioni dei finanzieri l'uomo sarebbe riuscito ad evadere ai controlli grazie ad un complesso sistema finanziario: a lui erano intestati 30 conti correnti diversi distribuiti tra 8 istituti di credito. Nel corso di 8 anni sono stati inoltre emessi 20mila assegni, spesso intestati a persone ignare di tutto, per coprire momentanei ammanchi di credito. L'indagine si è quindi dipanata su più regioni dell'Italia centrosettentrionale, dove avevano sede ditte che vengono considerate compiacenti dagli inquirenti, con sede a Mestre, Cologno Monzese, Livorno, Mantova, Fidenza, Salsomaggiore, Piacenza, Lugagnano e Alseno.
A quanto pare l'uomo emetteva fatture con importi gonfiati fino a 5 volte rispetto al valore di mercato, e spesso riguardavano mezzi per la movimentazione già impegnati in altri cantieri. Sono quindi in tutto 12 gli indagati: l'imprenditore di Alseno, e altre 11 persone, i rappresentanti legali delle ditte "clienti". A questi ultimi viene contestato l'utilizzo di fatture false nella dichiarazione dei redditi per aumentare fittiziamente i costi e detrarre un'Iva maggiore. A coordinare l'indagine il procuratore della Repubblica di Piacenza, Lucio Bardi.
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