E' stato scarcerato l'imprenditore di Castelvetro, Fausto Bianchi, arrestato nell'ambito dell'inchiesta che ha coinvolto l'ex direttore della Direzione del lavoro di Piacenza, Alfonso Filosa. L'uomo, difeso dall'avvocato Giuseppe Magistretti, si trova agli arresti domiciliari. In mattinata l'udienza, durata tre ore, con il giudice per le indagini preliminari Gianandrea Bussi.L'imprenditore avrebbe risposto a tutte le domande del Gip. Le indagini sono destinate a nuovi sviluppi con il coinvolgimento di altre persone legate non solo legate al mondo imprenditoriale: in particolare le attenzioni degli inquirenti si starebbero appuntando su di un sindacalista che avrebbe accompagnato Filosa in una ditta piacentina.
AGGIORNAMENTO 30/06/2009 - Si è svolto questa mattina nel carcere di Opera a Milano l'interrogatorio di garanzia di Alfonso Filosa, ex direttore dell'Ufficio provinciale del lavoro, accusato di corruzione. Al Giudice per le indagini preliminari Paola Di Lorenzo, Filosa ha ribadito quanto aveva già dichiarato sabato mattina, in sede di convalida dell'arresto: ovvero che l'assegno ricevuto da un imprenditore - documentato dal video diffuso dai carabinieri di Piacenza - non si riferisce al pagamento di una mazzetta, ma si tratterebbe di un debito saldato. Secondo Filosa, l'imprenditore che ha ceduto il denaro era un suo creditore e quell'assegno era un residuo di una somma dovuta. Filosa avrebbe dato le sue spiegazioni sui rapporti con gli altri imprenditori. I legali dell'accusato, Benedetto Ricciardi e Luigi Alibrandi, presenteranno ricorso al tribunale della libertà per chiedere la scarcerazione di Filosa.
Sempre questa mattina, poco dopo le nove, è stato interrogato nel carcere delle Novate di Piacenza l'imprenditore di Castelvetro, Fausto Bianchi, arrestato sempre per corruzione.
AGGIORNAMENTO 28/06/2009 - Nuovo arresto dei Carabinieri dopo quello di Alfonso Filosa, direttore dell'ufficio dell'ispettorato del lavoro di Piacenza e di Mantova. In manette un imprenditore di Castelvetro accusato di corruzione e falsità materiale in atti pubblici commessa da pubblico ufficiale in certificati e autorizzazioni amministrative.
In un'occasione Filosa ha consegnato all'imprenditore un documento unico di regolarità contributiva falso, apparentemente proveniente dall'Inps o dall'Inail invece falsificato. Si allarga l’inchiesta che ha messo le manette ad Alfonso Filosa, il direttore dell’ufficio del lavoro di Piacenza e Mantova. Ieri sera è stato arrestato un imprenditore piacentino di 40 anni: F.B. residente a Castelvetro e responsabile di una ditta di facchinaggio.
Secondo i carabinieri che hanno compiuto questo arresto, l’imprenditore avrebbe pagato per almeno quattro anni il Filosa per evitare sgraditi controlli alle sue imprese. In sostanza il Filosa, avrebbe informato l’imprenditore tempestivamente allorquando si profilavano all’orizzonte controlli riguardanti la sicurezza per la sua impresa. Le indagini del caso sono state compiute dai carabinieri dell’ispettorato del lavoro e del Nucleo investigativo di Piacenza e coordinate dal sostituto procuratore Antonio Colonna. Pare che il giro di corruzione sia molto ampio e sarebbero decine e decine gli imprenditori sospettati di aver elargito bustarelle al direttore dell’ufficio del lavoro che molti chiamavano Don Alfonso.
Un imprenditore è stato denunciato per corruzione l’altro giorno e oltre all’arresto di ieri sera, un nuovo ordine di custodia cautelare per corruzione, ha raggiunto in carcere il Filosa. L’imprenditore arrestato ieri sera è stato accusato anche quella di falso per quanto riguarda alcuni documenti che avrebbero facilitato appalti. L’inchiesta è partita in seguito a numerose segnalazioni di lavoratori che lamentavano il mancato pagamento dei contributi e norme sulla sicurezza non rispettate. Puntualmente quando i carabinieri effettuavano verifiche tutto risultava stranamente a posto. Ieri sera una giovane lavoratrice ha telefonato ai carabinieri dell’ispettorato del lavoro di Piacenza dopo aver visto i telegiornali, scusandosi con i militari dell’Arma. “Pensavamo che anche voi eravate d’accordo con datori di lavoro e l’ufficio del lavoro, ci siamo sbagliati”.
AGGIORNAMENTI - Soldi, ma anche vacanze pagate per evitare evitare i controlli o renderne più miti gli esiti. Questa l'accusa rivolta ad Alfonso Filosa, direttore dell'ufficio dell'ispettorato del lavoro di Piacenza e di Mantova, arrestato dai carabinieri di Piacenza. I dettagli dell'operazione sono stati forniti dal procuratore Lucio Bardi, dal pm Antonio Colonna, dal comandante dei carabinieri Paolo Rota Gelpi. L'indagine è partita mesi fa, grazie alla scoperta di irregolarità contributive e grazie anche ai carabinieri del nucleo dell'ispettorato del lavoro, i quali si sarebbero accorti per primi di quanto stava accadendo. Indagato anche l'amministratore di una ditta di facchinaggio: da tempo l'uomo, secondo le indagini svolte dall'Arma, avrebbe instaurato un rapporto privilegiato con Filosa. In cambio di segnalazioni di controlli e accertamenti, corrispondeva denaro o pagava soggiorni al direttore. L'ultimo episodio, quello che ha fatto scattare le manette, pochi giorni fa, il 24 giugno, ripreso da telecamere nascoste, posizionate dagli inquirenti.
In questa occasione, riferisce il Pm Colonna, l'imprenditore avrebbe consegnato a Filosa il primo acconto (1500 euro) dell'importo pattuito (5mila euro) per mitigare l'esito di un accertamento svolto presso la propria azienza. La cifra sarebbe stata versata con un assegno emesso da una terza persona, per evitare di risalire direttamente ai due. Precauzione inutile: all'uscita dall'ufficio di Filosa, in via IV Novembre, l'uomo è stato fermato dai carabinieri ed accompagnato in caserma. Qui avrebbe raccontato il tutto: quello del 24 giugno non sarebbe l'unico episodio. E gli stessi inquirenti stanno ricostruendo possibili rapporti tra il direttore dell'ufficio del lavoro ed altre anziende piacentine, concentrati negli ultimi 5 anni.
Filosa si trova adesso al carcere delle Novate (è attesa per oggi la convalida dell'arresto), i suoi difendosi sono gli avvocati Ricciardi e Alibrandi.
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I carabinieri di Piacenza, al comando del colonnello Paolo Rota Gelpi, hanno arrestato per corruzione Alfonso Filosa, il Direttore Provinciale dell'Ispettorato del Lavoro di Piacenza e di Mantova da cui dipendevano i controlli ispettivi sulle norme della sicurezza sul lavoro, per la prevenzione degli incidenti sul lavoro. Le indagini avrebbero dimostrato che riceveva illecitamente denaro per avvisare preventivamente dei controlli che operano i carabinieri sulla sicurezza del lavoro. Il funzionario e' stato sorpreso in flagranza di reato mentre intascava un illecito pagamento per intervenire sui risultati di una verifica ispettiva gia' eseguita dai Carabinieri. Coinvolte decine di altri imprenditori. Maggiori dettagli saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terra' questa mattina alle 12 presso la Procura della Repubblica di Piacenza.