Come si stampavano le foto nell’Ottocento? Lo spiega il circolo fotografico “Gruppo’98” di Caorso con una dimostrazione pratica do antiche tecniche di stampa: un’occasione unica in tutto il territorio piacentino per avvicinarsi a quella che, nell’era della riproducibilità tecnica, è stata riscoperta come un’oasi magica in cui ogni scatto fotografico diventa un’opera d’arte unica e inimitabile. Alle prese con sali chimici, gomma e altro materiale usato all’alba della fotografia per mettere su carta le immagini e le anime di persone e oggetti, sarà il presidente del circolo, Leonello Savoretti. Le due serate dimostrative affronteranno due tecniche nate contemporaneamente alla dagherrotipìa del francese Louis Daguerre, e che fanno uso di sali ferrici: la cianotipìa, inventata nel 1842 da sir John Herschel, che produce le caratteristiche stampe blu, e la kallitipìa, o stampa bruna, sviluppata cinquant’anni dopo da W. J. Nichol. Le due serate dimostrative saranno gratuite e aperte a tutti coloro che sono interessati a questa complessa e affascinante forma espressiva (per comprendere pienamente le spiegazioni, però, conviene avere almeno una conoscenza di base in campo fotografico). Appuntamento quindi nella sede del circolo fotografico (via Molinazzo, Caorso) stasera e giovedì 23 aprile dalle 21 alle 23.
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